Cari amici Utopici,
questo è un caffè sospeso da gustare decisamente freddo e magari ascoltando la piccola playlist che ha fatto da sottofondo a questi pensieri musicali. Buona lettura.
E’ di nuovo vento d’estate(1) con tutti gli eccessi che porta con sè per non farsi dimencare. E’ tutto estremo, il caldo che brucia nei pensieri e scioglie i passi, il vento che promette, minaccia, spaventa come un fantasma rabbioso che attende la notte per gonfiare le tende e scombinare gli oggetti.
Le notti sono corte e agitate, c’è così poco tempo e così tanto da vivere che ogni sogno ruba l’istante che sta già accadendo. E’ un’estate sfacciata e feroce, un’estate reduce che, probabilmente, ha ancora tante battaglie da combattere. E’ un’estate che vuole esistere, dove tutto deve accadere e se non accade, la si ruba con le unghie e con il ghiaccio, con i sorrisi e i denti serrati, con un ghigno sfacciato che sfida i pianti e le parole.
E’ un’estate che fa l’amore con la musica, che alza la gonna e si avvinghia alle note sensuali e veloci, perché gli accordi che arrivano dal palco esistono solo per il tempo in cui riusciamo ancora a sentirli. Caro Francesco, “se avessi potuto scegliere tra la vita e la morte… avrei scelto(2)” la musica.
E’ un’estate in cui cerco, anzi voglio idee per sopravvivere e mille, mille, mille non bastano. E quel sogno, sai continua a chiamarmi nella profondità del mare(3), ma non sarà il canto delle sirene che ci innamorerà, l’abbiamo sentito bene, l’abbiamo sentito già e nemmeno la mano affilata di un uomo o di una divinità. Non sarà il canto delle sirene in una notte senza lume a riportarci sulle nostre tracce, dove l’oceano risale il fiume, dove si calmano le onde, dove si spegne il rumore (4).
E’ stato un inverno freddo e di lutto in cui ho mercanteggiato con la morte senza mai scendere a patti. Ho preso a pugni il cuore duro, l’ho accarezzato fragile e impaurito e sono stata così attenta a contare i battiti e a cercare il ritmo da non ascoltare più la sua voce, ma voglio pensare che la guerra è finita e che il nemico è scappato, è vinto, battuto (5). Ora rincorro la vita, sempre pronta, sempre ingorda, sempre solo come vuoi (6).
E intanto il temporale estivo cerca un luogo da tormentare e io lo aspetto a braccia aperte e intanto canto un po’ quel vecchio pezzo che un giorno fu mio…
PLAYLIST
1 Vento d’estate – Max Gazzè
2 Bufalo Bill – Francesco De Gregori
3 Apapaia – Litfiba
4 Il canto delle sirene – Francesco De Gregori
5 Generale – Francesco De Gregori
6 Viva – Ligabue
7 Rondine – Teresa De Sio