L’Arte in casa propria è Utopia? No, realtà!
Il servizio […] è di particolare interesse perché annulla o diluisce il concetto di proprietà privata nell’arte,
ambito riservato alle persone abbienti.
Verrà presentato a Milano il 26 giugno, il progetto realizzato da Consorzio delle biblioteche del nord ovest di Milano, grazie al quale sarà possibile fare un’esperienza straordinaria: prendere in prestito un’opera d’arte originale – accompagnata da una scheda che ne racconta la storia e identifica l’artista che l’ha realizzata – portarla nella propria abitazione incorniciata, appenderla in salotto o dove si preferisce e goderne la bellezza e le emozioni che certamente da essa irradieranno. Da Ernesto Treccani a Emilio Tadini, da Daniele Oppi a Vittorio Brevi, da Stefano Pizzi a Bros, uno spaccato significativo dell’arte contemporanea italiana (in totale circa 40 artisti) in mostra in dieci biblioteche nell’hinterland di Milano. Le opere disponibili sono 440.
Per accedere al servizio di prestito di opere d’arte basta un piccolo atto d’amore: bastano dieci euro per avere in cambio una card e diventare sostenitore delle biblioteche del Consorzio bibliotecario (CSBNO) che comprende i territori del sestese, del bollatese, del rhodense e del legnanese.
La tessera, in vendita presso alcuni negozi e centri commerciali del territorio, è disponibile da fine giugno e consentirà inoltre di mantenere la gratuità dei servizi di base erogati con la possibilità di usufruire di agevolazioni e convenzioni suggestive in cinema, musei, teatri oltre
che accessi privilegiati a concerti e ad altre manifestazioni di particolare interesse, facilitazioni di informazione e di accesso a nuove proposte. Come ad esempio l’offerta che il Teatro Franco Parenti propone di un abbonamento a prezzo speciale per i primi cinque tesserati per ogni biblioteca targata CSBNO.
Il servizio Artoteca – main service di CSBNO – è possibile grazie alla passione di Francesco Oppi e alle opere originali e numerate del patrimonio artistico della Cooperativa Raccolto, originata dalla storia del Guado di Robecchetto con Induno. Ma anche dall’incontro di Francesco con Gianni Stefanini e Nerio Agostini, rispettivamente Direttore e Presidente del sistema bibliotecario, che ne hanno saputo cogliere ed enfatizzare le potenzialità.
Così, dalla comune degli anni ’70 del Guado – una Factory tutta italiana – alla comunità delle biblioteche del NordOvest del XXI secolo con un unico intento: la circolazione libera dei saperi, la condivisione e la contaminazione delle diverse espressioni culturali come strumento di
crescita sociale.
L’Artoteca è un servizio che sorge verso la fine degli anni Cinquanta nel Nord Europa per mettere a disposizione di tutti opere d’arte contemporanea di alta qualità. Questo permette all’arte di circolare al di fuori dei consueti canali espositivi e ai cittadini di entrarvi in contatto in maniera diretta e semplice e avere la possibilità di goderne le bellezze in ambito privato per modiche cifre.
Il servizio, fra l’altro, è di particolare interesse perché annulla o diluisce il concetto di proprietà privata nell’arte, ambito riservato alle persone abbienti. Le Artoteche nascono grazie al modello di politica culturale fondato sull’uso di strumenti di supporto pubblico delle arti e degli artisti e sull’esistenza di relazioni molto strette tra autorità pubbliche, istituzioni artistiche, società di Belle Arti, associazioni professionali degli artisti.
Il Consorzio riprende questa idea, la rielabora grazie ad un incontro importante con la storia dell’arte contemporanea italiana, trasferita nelle sue trame primarie all’erede di Daniele Oppi, noto artista e pubblicitario italiano.
È di Daniele Oppi l’invenzione del nome Lambretta per lo scooter di casa Innocenti, così chiamato perché prodotto nelle vicinanze del fiume Lambro. Oppi lancia in Italia il mercato delle gomme da masticare di marca Perfetti, mutando le palline in un formato a lastrina che avrà enorme successo, trascinato anche dallo slogan “Brooklyn, la gomma del ponte”. Nel 1968 abbandona quasi del tutto il lavoro di comunicatore pubblicitario e prepara la sua avventura americana come pittore. Nel 1969 si trasferisce a New York con la compagna Franca e conosce Rauschenberg e Jasper Johns nella Factory di Andy Warhol e diversi musicisti tra cui Thelonious Monk e Elvin Jones. Nel 1970 è a San Paolo in Brasile dove espone alla galleria Cosme Velho, riscuotendo grande successo. Alla fine del 1970 ritorna in Italia, alla Cascina del Guado in Robecchetto con Induno (Milano), nel Parco del Ticino, dove dà vita alla “Comune del Guado”, da cui nascerà, nel 1973, la Cooperativa Il Guado con la collaborazione, tra gli altri, di Paolo Suman, Stefano Pizzi, Luigi Di Corato, Leonardo Capano, David Maria Turoldo, Giancarlo Gragnani e Max Capa.
La cooperativa e il gruppo di artisti cominciano ad avere riconoscimenti e credibilità ottenendo sostegno al progetto e collaborazioni da partner istituzionali quali la Regione Lombardia ma anche da personaggi pubblici e testimonial di mondi correlati all’arte, quali Giulio Rapetti (Mogol) e Lucio Battisti. La vocazione editoriale ha sempre caratterizzato ogni iniziativa del Guado mentre gli aspetti documentali hanno fatto sì che si accumulasse un interessante quanto fitto archivio dei materiali prodotti, consistenti in fotografie, filmati, ampia produzione di ciclostilati, opere grafiche in serigrafia e xilografia, opuscoli tipografici con composizione a mano, raccolte di
disegni ecc.
Nel 1991 Daniele Oppi fonda la “Cooperativa Raccolto” con Emilio Tadini, Enrico Baj, Giorgio Seveso, Massimo Silvano Galli, Ernesto Treccani, Marco Viggi, Paolo Baratella, Gianfranco Baruchello, Luigi Granetto, Giuseppe Giovanni Battaglia, Rino Crivelli, Vincenzo Ognibene, Giovanni Sesia, Gianfranco Draghi, Mario De Micheli, Rossana Bossaglia, Franco Manzoni, Mario
spinella, Michele Stasi, ed altri esponenti della cultura.
Dal 1995 ha collaborato con la Società Umanitaria di Milano per il settore Cultura. Il Raccolto della Cascina del Guado diviene anch’essa una fucina di formazione per molti giovani soci nelle discipline della comunicazione. Ultimamente si intensificano le attività editoriali, così come l’attività di formazione e convegnistica. Il 2006 è segnato dalla scomparsa di Daniele Oppi. L’eredità di intenti e di impegni portati a buon fine è enorme. La Cooperativa Raccolto elegge Francesco Oppi alla presidenza. Si rafforzano i settori editoriale e di promozione dell’arte come strumento di crescita socio-culturale; nasce ad Inveruno Inverart- Padiglione d’Arte Giovane, che coinvolge negli anni circa 400 giovani artisti e creativi, che danno nuova linfa alle linee-guida del fondatore.
Oggi l’Artoteca è l’espressione di questo percorso quarantennale di impegno e di crescita artistica e socio culturale.