Intervista on the road con Max Hernandez, che racconta il singolo dei New Tella, Kaleidoscope considerato un
Un inno alla speranza: la vita può essere migliore se vista anche da altri punti di vista
I New Tella sono Max Hernandez, Pietro Binda e Davide Bergaglio, nati a Genova nel 2010 a Genova, dal buio e lo sporco dei vicoli di una città morente, nasce l’amicizia che divenne NewTella. Max(Bostoniano) e Pietro (Genovese), compagni di classe, si trovarono con Davide (Genovese) per formare un gruppo musicale con un obbiettivo preciso: comporre e suonare i propri pezzi. Dai loro diversi gusti musicali e dalla loro fertile vena compositiva, nasce un pop-rock molto gradevole che affascina già al primo ascolto.
Nella Cantina medievale, il Bagoon, sala prove e di registrazione, nascosta nel centro storico genovese, il progetto NewTella prese vita e nel 2011 iniziò l’incisione di quello che divenne il loro primo disco, Spoon.
Nel 2012 firmarono con la BMA Music di Genova e nel 2013 uscirono online i video di tre canzoni: No Toilet Paper, Daisies, e Kaleidoscope. L’approccio a questo disco – e a tutta la loro musica – è stato di trattare ogni pezzo singolarmente, senza forzarla come parte di un insieme e senza modellarla su un’idea di “sound”. Hanno cercato di permettere a ciascuna canzone di diventare se stessa. Allo stesso modo i testi delle canzoni, che sono tutti in inglese, nascono singolarmente; sono impressioni ed atmosfere, non storie. Se Spoon ha un “sound” è da definire “vintage” o “retro”, poiché ispirato dal modo di fare rock negli anni 60 e 70 e da gruppi che più hanno rivissuto quel tipo di approccio (come The Beatles, The Police, the Clash, The Zombies, Lovin’ Spoonful, RHCP etc.).