Caffè sospeso pubblicato il 25 febbraio 2014 su Sdiario di Barbara Garlaschelli
Uno sguardo fanciullo
che sa uscire dalle righe
per scoprire l’essenza istintiva
delle parole.
Mi ero messa d’impegno: una settimana senza caffeina. Ecco appunto, inutile che facciate quelle facce, non c’ho creduto nemmeno io. Mi sento così vicino all’amico Zeno Cosini, così capace di inventarmi buoni propositi e pessimi alibi. Insomma al quarto caffè della giornata, mi sono trovata a una serata ludico istruttiva della quale vi risparmio i dettagli, ma di cui vi voglio parlare perché mi è stato chiesto di disegnare (e raccontare) il mio lavoro.
Ho disegnato una pergamena, a indicare le parole antiche che hanno tracciato la mia strada. Poi ho disegnato un mondo, con un tratto infantile che ogni tanto esce dalle righe e dentro questo mondo ho messo le persone che appartengono alla mia vita, e altre sopra i confini a indicare le persone che ancora non conosco, ma che la vita metterà sulla mia strada. E poi persone tra le nuvole e nomi di “amici” che mi hanno dato molto, guardate bene perché potreste trovare qualche amicizia comune… Insomma una cosa così
Il viaggio
dentro a un mondo
chiuso tra due dita
che stringono una piuma.
Un po’ di inchiostro
sporca l’anima
e colora
la vita.
Uno sguardo fanciullo
che sa uscire dalle righe
per scoprire l’essenza istintiva
delle parole.
Sentieri antichi
percorsi su papiri,
vite che ritrovo
in poesie immortali.